Antonio scrive,
alla nascita il mio nome era Rosario.
Sono nato a Genzano di Roma il 10 giugno 1964, probabilmente nell’ospedale della cittadina. Ricordo di aver letto che potesse trovarsi in via Ospedale, ma di quei primi istanti di vita restano solo frammenti e domande.
Alla nascita mi fu assegnato un cognome fittizio: Basildi. Non so chi me lo diede, se il primario dell’ospedale o il direttore dell’orfanotrofio dove fui portato subito dopo essere venuto al mondo. So solo che, da quel momento, la mia storia iniziò senza risposte.
Successivamente fui trasferito a Roma, in un orfanotrofio situato a Villa Pamphili, un luogo che ha custodito i miei primi passi, mentre il mio passato restava avvolto nel silenzio.
Nel 1966 o 1967 sono stato adottato da due genitori straordinari. Mi hanno amato come solo i veri genitori sanno fare. Oggi non ci sono più e il loro ricordo vive in me ogni giorno. Li piango ancora, con gratitudine e dolore insieme, perché mi hanno dato tutto ciò che potevano: amore, dignità, una famiglia.
Oggi sono un uomo realizzato, sereno, con una vita stabile.
Eppure, dentro di me, esiste ancora un vuoto silenzioso: il bisogno umano e profondo di sapere da dove vengo.
Mi chiedo se esistano fratelli o sorelle, se qualcuno porti nel cuore la mia stessa storia, se da qualche parte ci sia una persona che, leggendo queste righe, possa riconoscersi e dire: “Quella è anche la mia storia”.
Non cerco colpe, né giudizi.
Cerco radici, un volto, un legame, anche solo una risposta.
Vi chiedo, con il cuore, di condividere questo appello.
A volte basta un gesto semplice per riunire ciò che la vita ha separato.
Grazie a chi vorrà aiutarmi a ritrovare la mia famiglia di origine.




