Nella mi scrive per conto di sua sorella Nunzia, che da una vita cerca suo figlio Alessandro, nato a Siracusa, all’Ospedale Umberto I, il 18 gennaio 2005.
Nunzia non ha mai voluto dare suo figlio in adozione. A causa di una grave situazione di disagio familiare ed economico, il bambino le è stato portato via all’età di nove mesi e successivamente dato in adozione, senza motivazioni legate a colpe gravi o maltrattamenti.
Da allora, Nunzia vive con un dolore che non si è mai spento. Piange ancora oggi per Alessandro e desidera soltanto sapere come sta, poterlo incontrare e dirgli che non lo ha mai dimenticato.
Con questo appello, Nunzia desidera anche ringraziare con rispetto chi lo ha cresciuto, consapevole che gli abbia garantito una vita più stabile di quella che lei, in quel periodo, poteva offrire.
Questo non è un appello di rivendicazione, ma un gesto d’amore.
Se Alessandro leggerà queste parole, sappia che sua madre è viva e non ha mai smesso di cercarlo.
Si chiede a chiunque legga di condividere questo appello: anche una semplice condivisione può aiutare a far arrivare queste parole alla persona giusta.




